Draghi :nuovo QE forse già nel 2015!

Ieri era il BCE Day, in quanto nella giornata era prevista sia la decisione per il tasso di interessi, che è rimasto come da aspettative bassissimo a 0.05 punti basi, ed inoltre la conferenza stampa della Banca Centrale Europea, capitanata dal nostro cauto connazionale Mario Draghi, che sta spiegando la sue ali dovish. Vediamo insieme i punti chiave della sua conferenza stampa.

Intanto EUR/USD è in fase di crollo perentoria, in quanto sono stati persi oltre 100 pips in un giorno:

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I funzionari in precedenza hanno lasciato i tassi di interesse invariati. Il tasso di riferimento è stato mantenuto a 0,05 per cento e il tasso di deposito a meno 0,2 per cento, entrambi minimi storici. Draghi ha detto più di un anno fa, che il tasso sui depositi aveva raggiunto il suo limite inferiore.
“Oggi, le cose sono cambiate”, ha detto Draghi giovedì. “Questo non implica necessariamente che ci accingiamo a utilizzare questo strumento. La discussione è stata aperta.”

Il rallentamento internazionale e un nuovo calo dei prezzi al consumo nell’area dell’euro, ha messo sotto pressione la BCE per intensificare il suo programma di acquisto di obbligazioni, in quanto la maggior parte degli economisti aveva previsto che più sarebbe arrivato prima della fine dell’anno.

“Le preoccupazioni per le prospettive di crescita nei mercati emergenti e possibili ripercussioni per l’economia per gli sviluppi nei mercati delle materie prime segnalano rischi al ribasso per le prospettive di crescita e inflazione”, ha detto Draghi.

Nove mesi sono passati dal giorno in cui il presidente della Bce ha vinto la battaglia con il Consiglio direttivo per avviare il QE, ma l’impatto sull’inflazione nell’area dell’euro è appena percettibile. Il tasso è sceso sotto lo zero nel mese di settembre per la prima volta da quando gli acquisti di obbligazioni iniziarono nel mese di marzo, e anche se Draghi ha detto il mese scorso che l’effetto del petrolio più economico sui prezzi al consumo sarebbe “transitorio”, la preoccupazione resta che il tasso debole diventerà  statico.

Draghi ha detto un paio di membri del Consiglio direttivo hanno fatto capire che sono pronti ad agire ora (per far partire un nuovo stimolo monetario, ndr), ma che non era un tema dominante della discussione. Prima di oggi, la maggior parte dei membri avevano segnalato pubblicamente che volevano più dati per decidere.

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