Lungimiranza, intelligenza e impegno green sono le caratteristiche delle aziende che hanno scelto di investire sull’economia verde, al fine di sconfiggere la crisi e di diventare non solo protagoniste dei mercati, ma anche di un cambiamento epocale nei confronti dell’approccio al clima e alle sue tante problematiche.
Un’impresa su quattro ha scelto di scommettere sull’ambiente nel nostro paese. Si tratta di un’economia che è stata stimata oltre i 100mila milioni di euro di valore aggiunto e che ha dimostrato di riservare vantaggi in termini di innovazione e di esportazioni. I dati parlano infatti chiaro, perché le aziende che hanno scelto di operare per il bene della natura hanno visto salire nel corso dell’anno che si è appena concluso le esportazioni del 43% contro il 25% delle altre realtà e il tasso di innovazione del 30% contro il ‘misero’ 16% delle aziende che hanno proseguito con la linea di sempre.
L’Italia si propone come uno dei cinque paesi in tutto il mondo che vanta un surplus manifatturiero che supera i 100 miliardi di dollari. Questo è quanto è stato sostenuto dalla fondazione Symbola, che nel mese di gennaio si prepara a diffondere i dati raccolti nel report “L’Italia in 10 selfie. 2016-Una nuova economia per affrontare la crisi, protagonisti della sfida del clima”. Si tratta di un documento che sottolinea i punti di forza del paese e che riporta quali sono i primati ambientali che sono stati raggiunti dalle imprese che hanno scelto di operare in modalità green.
Secondo il report, l’Italia si è rivelata abile nell’impiegare meno energia e produrre meno emissioni di molti altri paesi dell’Europa, anche della virtuosa Germania, parlando di una parità di prodotto. L’Italia si è proposta inoltre ai vertici per quanto riguarda il riciclo industriale, perché forte del recupero di 25 milioni di tonnellate di materie sulla base dei 163 milioni di tonnellate totali che vengono reimpiegati da tutta l’Europa. Se si considera che la Germania è molto più grande del nostro paese e ne produce solo 23 tonnellate, anche l’Italia può togliersi qualche sassolino dalla scarpa, essendo il suo comportamento in merito decisamente virtuoso e degno di nota.
Ma quali sono le imprese maggiormente impegnate nel rispetto all’ambiente? I dati parlano di una preferenza accordata dal settore del legno e della nautica, seguiti dall’agroalimentare alla green economy, dalle rinnovabili per concludersi con la cultura. Si tratta di settori importanti, che al momento sono leader sotto questo punto di vista, ma che possono essere affiancati anche da altre realtà operanti in campi diversi, come ad esempio la moda, vista la sempre maggiore attenzione dei consumatori verso prodotti che siano positivi per la persona, ma anche rispettosi della salute dell’ambiente.