Un aiuto da Bruxelles per gli allevatori italiani

Bruxelles vara un nuovo pacchetto di misure al fine di sollevare e sostenere il settore dell’agricoltura, che si propone più che mai in crisi in Italia così come in molti altri stati del Vecchio Continente. Italia, Francia, Germania e Spagna sono infatti i paesi che hanno chiesto azioni tangibili al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Il portavoce per l’Italia è stato il ministro Martina che ha comunicato quali sono state le decisioni dell’Unione Europea in merito. Si tratta di un intervento di 500 milioni di euro nel complesso, dove 150 milioni di euro sono legati agli investimenti per la programmazione produttiva volontaria al fine di contenere la diminuzione dei prezzi alla stalla. Si tratta di fondi che andranno ai produttori che scelgono di ridurre la produzione di latte, al fine di diminuire l’offerta e fare alzare il prezzo del prodotto sul mercato. L’obiettivo stimato è di diminuire la produzione fino a raggiungere il livello complessivo a 1.4 milioni di tonnellate.

350 milioni di euro sono stati invece stanziati per operare a livello nazionale su situazioni più flessibili. Al nostro paese sono stati destinati 21 milioni di euro, che potranno essere impiegati per sostenere i regimi di qualità, per incentivare l’allevo al pascolo e anche per introdurre misure di credito destinate alle cooperative di agricoltori.

Il ministero ha quindi comunicato che la distribuzione dei fondi avrà la priorità di interessare i piccoli produttori. Si tratta di denari importanti, che si aggiungono al piano di 130 milioni di euro che è stato messo sul piatto dal Mipaaf al fine di prevenire la moratoria che interessa gli allevatori indebitati. La misura si lega inoltre alla decisione di anticipare i premi Pac destinati ai produttori del comparto ortofrutticolo che verranno aumentati del 70%.

Secondo Martina, la scelta dell’Europa incrocia perfettamente la domanda italiana sul settore e si propone come il metodo giusto per dare riposte coerenti e pratiche agli allevatori e agli agricoltori nel nostro paese. Si tratta di interventi strutturali che mirano a sanare la crisi del settore del latte, mentre il varo dei 350 milioni di fondi europei si indirizza al sostegno dei piccoli allevatori, che hanno trovato forti difficoltà nel resistere, alla luce della scia di crisi economica che sta interessando il nostro paese così come l’Europa Intera.

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