Il settore bancario non può abbassare la guardia: le parole del governatore Draghi

Tre sono state le parole impiegate dal governatore della BCE Mario Draghi per descrivere il cammino del settore bancario europeo: moderato, costante e rivolto alla solidità. Draghi ha quindi invitato gli operatori a non abbassare la guardia anche se la situazione bancaria ha vissuto momenti di concretezza e di consolidamento negli ultimi periodi economici e finanziari. La direzione si è rivolta, ancora una volta, a politiche monetarie dalla natura accomodante, dove lo scopo è non creare ‘scombussolamenti’ e non far deragliare l’inflazione. Il problema da risolvere va letto, infatti, nella forte dipendenza che il mercato bancario ha nei confronti della Bce, una condizione che sta maturando nel distacco, ma che non si propone ancora ad un livello sicuro e accettabile secondo il vertice della Banca Centrale.

Queste sono state le parole e il monito del governatore Draghi, che ha fissato per l’8 dicembre il prossimo consiglio dove verranno prese decisioni di rilievo per quanto riguarda la politica monetaria. In questa data è infatti atteso l’annuncio da parte del governatore del prolungamento dell’acquisto dei titoli pubblici e privati per un valore di 80 miliardi di euro fino al mese di marzo del prossimo anno. Il quantitative easing potrebbe quindi proseguire e Draghi ha gettato le basi della sua concretizzazione nel discorso di pre consiglio, in barba alla volontà della Germania, che vorrebbe attuare un forte periodo di austerity ed eliminare il quantitative easing dalla scena bancaria del Vecchio Continente.

Sette anni e mezzo è il periodo che, secondo Draghi, è servito all’eurozona per raggiungere i livelli pre crisi e, fra i fattori positivi registrati, deve essere riconosciuta la guarigione del sistema bancario che ha permesso al credito di svilupparsi e alla trasmissione monetaria di rafforzarsi dal punto di vista della sua politica. Il quantitative easing potrà quindi proseguire, ma il sistema bancario è stato avvertito, perché non bisogna abbassare la guardia ma tenere duro per un altro po’ di tempo, fino a che il sistema non potrà sciogliere il cordone ombelicale dalla banca madre Bce e imparare a camminare da solo nello scenario economico internazionale.

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