Gennaio tempo di saldi e di buoni affari per tutti gli italiani, che attendono questo periodo dell’anno per acquistare beni di ogni tipologia. Se i saldi ‘di un tempo’ erano infatti concentrati sull’abbigliamento e sugli accessori, sono molti i settori che approfittano di questa occasione per mettere in vendita a prezzo scontato la loro merce, liberando i magazzini e dando vita ad un ciclo economico virtuoso per le aziende.
Le prime regioni che hanno dato il via ai saldi sono state la Sicilia e la Basilicata con saldi iniziati il 2 gennaio fino alla data del 5 gennaio, quando le svendite saranno attive in tutte le regioni del paese. Interessanti le stime di Fismo-Confesercenti in merito. Si tratta dell’associazione che raccoglie i commercianti del settore moda, che ha fissato una spesa potenziale di 5 miliardi di euro da parte degli italiani, con una media di 330 euro a famiglia.
Un italiano su quattro sarà tentato dalla ricerca dell’affare e questa è anche la percentuale degli italiani che faranno i loro acquisti online. Pareri discordanti arrivano da Federconsumatori e Adusbef, società che hanno stimato al 39% la percentuale di famiglie realmente interessate all’avvento dei saldi e disponibili a spendere risorse economiche per acquistare i beni. Codacons ha alzato la stima portandola al 45%, abbassando però la soglia di spesa complessiva a 175 euro per singola persona.
Le stime più ottimistiche arrivano quindi da Findomestic, secondo cui 7 italiani su 10 saranno attratti dai saldi e spenderanno risorse economiche per effettuare degli acquisti. Il 53% degli italiani spenderà , secondo le stime dell’associazione tra 100 e 300 euro, mentre un quarto dei consumatori impegnerà oltre 300 euro nelle svendite di fine stagione. Il 17% degli italiani spenderà meno di 100 euro e in totale, la prospettiva e, secondo le stime generali, il desiderio di risparmio si assesterà attorno al 46% rispetto al prezzo pieno dei prodotti in vendita.