Un terzo trimestre con 23 miliardi di euro di raccolta netta sottolineano il buono stato di salute dell’industria del risparmio gestito in Italia. Da inizio anno il consuntivo sale a 80,5 miliardi. È il diciannovesimo trimestre consecutivo di crescita. Davanti a tutti, nella raccolta, il gruppo Intesa Sanpaolo seguita da Poste Italiane. È quanto emerge dall’ultimo rapporto di Assogestioni.
Patrimonio record e raccolta trimestrale
Il risparmio gestito prosegue la sua crescita nel periodo luglio-settembre 2017 con più di 23 miliardi di euro di sottoscrizioni nette, portando il totale da inizio anno a quota 80,5 miliardi.
Si tratta del diciannovesimo trimestre consecutivo che la raccolta del comparto risulta in progresso, come sottolineato dagli ultimi dati pubblicati da Assogestioni.
Nel dettaglio dei risultati trimestrali, i fondi aperti hanno registrato flussi in rialzo di 13,7 miliardi di euro, toccando nei primi nove mesi del 2017 la quota di 57,8 miliardi.
Numeri positivi anche per le gestioni di portafoglio, arrivate a 9,3 miliardi di euro, portando il consuntivo da inizio anno a 21,7 miliardi.
Una serie di dati che hanno spinto il patrimonio gestito dell’industria italiana a raggiungere un nuovo record a 2.056 miliardi di euro.
Fondi flessibili e obbligazionari
Esaminando i dati in dettaglio relativi al solo terzo trimestre, in risalto i fondi flessibili, in crescita di 5,7 miliardi di euro e con una quota di 14,4 miliardi da inizio anno.
Bene anche i fondi obbligazionari in progresso di 4,2 miliardi a 24,5 miliardi di euro dallo scorso primo gennaio 2017.
Risultati positivi anche per i fondi bilanciati (+3,5 miliardi nel trimestre e 13,6 miliardi nei primi nove mesi) e per gli azionari (rispettivamente +1,5 miliardi e +7 miliardi).
In evidenza anche le masse investite nelle gestioni collettive a 1.038 miliardi di euro e nelle gestioni di portafoglio a 1.018 miliardi.
Con riguardo alla raccolta netta per società nel terzo trimestre, il gruppo Intesa Sanpaolo davanti a tutti con 6,7 miliardi di euro, seguita da Poste con 3,37 miliardi e Amundi con 2,16 miliardi.
Un dato infine anche con riferimento ai Piani Individuali di Risparmio. La raccolta netta dallo scorso 1° gennaio dei Pir è stata di 7,5 miliardi di euro. Nella classifica relativa alle società, primo per flussi il gruppo Intesa Sanpaolo con 1,93 miliardi di euro, seguito da Mediolanum con 1,59 miliardi e Arca con 578 milioni.
Si confermano positive le prospettive del comparto anche per il quarto trimestre del 2017.