Il Rajasthan vince la sua partita contro Coca Cola: un case history che merita attenzione

Il Rajasthan indiano è una zona molto turistica dell’india, che si trova nell’asciutto nord del paese e annovera nel suo territorio la capitale New Delhi. Si tratta di una zona molto avanzata nei centri urbani, ma che vanta anche tante aree rurali, soprattutto in prossimità dell’ovest dove lo Stato incontra il deserto e si avvicina al confinante Pakistan. Ebbene, in queste terre così speciali il colosso Coca Cola è stato letteralmente ‘bloccato’ nella sua avanzata, perché lo Stato ha costretto la società a bloccare l’imbottigliamento della bibita più famosa del mondo in ben tre impianti presenti nel paese. Si tratta di una vittoria che fa seguito a una battaglia durata 10 anni, durante i quali le comunità rurali che si trovano nell’area hanno accusato Coca Cola e Pepsi di derubare lo Stato delle risorse idriche, indispensabili per l’agricoltura locale, di usurpare le terre e di inquinare il sottosuolo attraverso il rilascio di sostanze inquinanti nel terreno.


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È importante sapere che in terra indiana l’agricoltura impiega il 91% dell’acqua piovana contro il 7% che ‘normalmente’ viene impiegato dagli Stati sviluppati nel settore agricolo. Gli impianti di imbottigliamento della Coca Cola e della Pepsi Cola sono stati quindi accusati di utilizzare enormi quantità di acqua per produrre le bevande in questione e per lavare le bottiglie, a discapito dei lavoratori della zona che si sono trovati ‘a secco’. Le società, dal canto loro, hanno respinto le accuse nel corso degli anni, ma si sono anche viste costrette a ritirare molte domande che erano state fatte per sfruttare le falde acquifere presenti in zona.

Ora la battaglia è stata vinta dagli agricoltori locali e il gruppo ha comunicato che chiuderà a breve l’impianto di Kaladera e altri due stabilmente presenti in India, uno nello Stato del Meghalaya e l’altro nell’Andhra Pradesh. Secondo il gruppo si tratta di impianti obsoleti che verranno reimpiegati come magazzini, ma nella realtà si tratta di una vittoria degli agricoltori locali che potranno finalmente reimpiegare la loro acqua per coltivare le terre e per abbeverare gli animali, quindi per proseguire con il loro lavoro indisturbati come avveniva prima dell’avvento dell’industria americana nella terra del Rajasthan.

 

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