Popolari venete: si avvicina la fusione

La fusione fra Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca si propone sempre più vicina perché, secondo quanto battuto dall’Ansa, i due istituti di credito veneti si riuniranno nel corso della settimana per fare il punto sul progetto di fusione di cui si parla da molto tempo e che è stato oggetto di precise interlocuzioni con la Banca Centrale Europea.

Quali le previsioni per le due banche venete? La riunione settimanale potrebbe, verosimilmente, tracciare l’approvazione di un primo progetto di fusione, dove l’agenda vedrebbe gli operatori impegnati a raffinare la questione del fabbisogno di capitale che potrebbe essere generato dallo scorporo e dalla svalutazione dei crediti deteriorati.

Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Veneto Banca Cristiano Carrus, la settimana si aprirà con una presentazione presso le autorità centrali del piano strategico di fusione con l’istituto Banca Popolare di Vicenza. Interessanti i commenti del governatore di Banca Italia Visco, che ha risposto alle pressanti richieste in merito comunicando che i due istituti di credito stanno lavorando sodo alla ricapitalizzazione e alla stesura di un piano industriale che può rilanciarle. Il piano potrà quindi essere redatto nei prossimi giorni e quindi presentato in tempi brevi alle autorità di vigilanza per il nulla osta.

A inizio del 2017 i due istituti di credito avevano proposto una sorta di accordo transattivo ai soci che erano stati azzerati degli aumenti di capitale, con lo scopo di fermare l’imminente deflusso di liquidità. La proposta conteneva due condizioni, il raggiungimento dell’80% dei potenziali aderenti all’accordo e la rinuncia da parte delle parti lese di dare vita alle azioni legali contro la banca, con un’offerta di denari di molto inferiore rispetto al valore delle azioni reale, ma che potrebbe permettere agli istituti di credito veneti di tirare un bel respiro di sollievo.

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