Nouy: le banche riducano i costi

È stato un intervento di grande interesse quello tenuto dal presidente del Consiglio della Vigilanza Bancaria della Bce Danièle Nouy. L’occasione è stata una conferenza tenutasi presso la Bocconi di Milano, dove il presidente Nouy ha dichiarato apertamente che le banche dovrebbero ridurre i margini di interesse, quindi contenere i costi perché ne hanno la possibilità materiale. T

utto ruota, quindi, attorno alle commissioni bancarie, che vengono intese come un’importante e spesso insostituibile fonte di ricavi, ma che a conti fatti pesano sui contribuenti e non vengono intesi come surplus di valore. Per funzionare, le banche dovrebbero quindi ridurre il costo dei loro servizi e orientarsi verso un modello di digitalizzazione.

Questo modello di business o potrebbe, infatti, apportare maggiore efficienza e quindi sviluppare nuovi canali di distrbuzione. Si tratterebbe di una perdita di forza di lavoro, ma se le operazioni venissero effettuate con il dovuto business plan, la forza di lavoro potrebbe specializzarsi e andare ad operare su canali alternativi di sicuro interesse.

Questo è il monito del presidente, che ha quindi chiesto di abbassare i costi in nome di un mercato ricco di servizi, caratterizzato dalla digitalizzazione e sdoganato dalla frammentazione. La stessa frammentazione è stata, infatti, letta dalla Nouy come uno dei problemi più intensi delle banche attuali. Serve, a suo parere, un consolidamento ‘trans-frontaliero’, che permetta di unire le forze e di contare su basi patrimoniali solide, a loro volta punti di partenza efficaci per una rinascita dell’intero sistema bancario europeo.

Le commissioni bancarie vengono quindi interpretate come una spesa poco utile, come un impiccio che molto spesso non viene compreso dai correntisti, che devono pagare profumatamente per effettuare le operazioni di risparmio, anche le più basilari. Non a caso, in Italia, le commissioni bancarie sono considerate fra le più costose e questo dato apporta sfiducia e malessere fra i contribuenti. La digitalizzazione dei servizi può quindi rappresentare una strada percorribile, indirizzata allo snellimento dei costi e a sistemi più sicuri e fruibili dalla collettività.

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