Indicatori di analisi tecnica per anticipare i trend

Anticipare i trend è fondamentale per un trader: senza dubbio è uno dei fattori più importanti del trading e che fa maggiormente la differenza tra chi riesce a concludere le sue operazioni con profitto e chi non ci riesce. L’analisi tecnica ci offre diversi spunti per anticipare i trend attraverso lo studio dei grafici.

Per capire come si muoverà il prezzo di un asset possiamo ricorrere agli indicatori e oscillatori, che sono strumenti visivi basati sulla statistica e ci aiutano a comprendere in che modo si muoveranno le quotazioni degli strumenti finanziari. Tutti i principali broker permettono di sfruttare questi strumenti sulle loro piattaforme, ed alcuni –come 24Option [LINK]- mettono anche a disposizione degli utenti dei segnali di trading gratuiti che segnalano in automatico le figure di inversione dei trend.

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Valutare la forza di un trend

Una delle prime regole del trading online è che “soltanto i salmoni nuotano controcorrente”. Significa che nella maggior parte dei casi la cosa migliore da fare non è cercare di anticipare l’inversione di un trend, ma comprendere quanto sia forte quello attuale per decidere se seguirlo o meno. Per questo esistono indicatori ed oscillatori che ci aiutano a valutare la forza del trend, ovvero quanto quella tendenza di mercato possa ancora continuare. Ne esistono di diversi tipi, e nessuno è realmente migliore degli altri: ciò che funziona meglio, di solito, è attendere che più indicatori ed oscillatori possibili stiano dando lo stesso segnale.

ADX

L’ADX è un oscillatore, quindi uno strumento che ha un suo grafico. Si basa su una media, di solito delle ultime 14 candele del grafico, per indicare quanta forza abbia il trend. L’oscillatore elabora l’angolarità di queste candele, ovvero quanta “pendenza” abbia la media dei loro valori medi. Può sembrare un po’complicato dal punto di vista statistico, ma utilizzarlo è davvero facile. L’oscillatore segnala infatti un valore da 0 a 100 sul suo grafico. I valori vanno letti in questo modo:

  • 0-25: trend molto debole
  • 25-50: trend debole
  • 50-75: trend abbastanza forte
  • 75-100: trend molto forte

L’ADX funziona sia a rialzo che a ribasso. Un valore prossimo allo zero, dunque, non significa che il trend è ribassista; significa soltanto che ha poca forza, a prescindere dal fatto che sia a rialzo o a ribasso. Un buon consiglio è quello di non lasciarlo impostato a 14 candele, ma di modificare questo numero per considerare tutte le candele che compongono il trend attualmente in atto.

Media mobile

La media mobile è il più comune indicatore utilizzato nel trading online, insieme forse alle trendline. Si tratta semplicemente di una linea che compare direttamente sul grafico. Anche in questo caso bisogna prima di tutto impostare la linea per rappresentare il numero di periodi che ci interessa esaminare. Fatto ciò, la linea comparirà sul grafico in modo che ogni punto del suo percorso sia esattamente indicativo del valore medio dei periodi precedenti, incluso l’ultimo. Poiché l’ultimo periodo è in continua evoluzione, perché il grafico si aggiorna rivelando nuove candele, la media mobile assume valori diversi man mano che il tempo passa.

Utilizzare le medie mobili per valutare la forza del trend è abbastanza semplice. Più il prezzo attuale è lontano dal valore della media mobile, più il trend è forte. Anche in questo caso è bene impostare la media per tenere conto di tutte le candele che formano il trend, tenendo conto del fatto che una media su meno di 7 candele è poco rappresentativa.

Oscillatore MACD

L’oscillatore MACD sfrutta le medie mobili, ma in questo caso in modo diverso. Infatti utilizza le medie mobili esponenziali, ovvero medie il cui valore cambia in modo più che proporzionale alle variazioni di prezzo dell’asset considerato. L’oscillatore mostra una sola linea, che è la sottrazione tra la media mobile a 26 periodi e la media mobile a 12 periodi. La linea risultante da questa sottrazione può essere facilmente letta per cogliere segnali sulla forza del trend.

Tipicamente gli oscillatori MACD hanno due valori tra cui la linea può oscillare: -50 e +50; quando il trend è ascendente il valore sarà maggiore di zero, mentre quando il trend è discendente il valore andrà al di sotto dello zero. Quando il trend taglia la linea dello zero a rialzo o a ribasso, si verifica un segnale positivo riguardante la forza del trend. Allo stesso tempo, quando il valore è prossimo ai due estremi è probabile che l’asset sia già ipercomprato o ipervenduto e che di conseguenza il trend abbia poche chance di continuare a lungo.

Chi utilizza l’oscillatore MACD solitamente lo combina con alcuni indicatori per l’anticipazione delle inversioni, come lo stocastico. La combinazione dei due tipi di segnale permette di avere una maggior consapevolezza dell’evoluzione del grafico, permettendo considerazioni più accurate sulle possibili oscillazioni successive del prezzo.

Indicatore di slancio (Momentum)

Il momentum, termine inglese per indicare l’essere slanciati verso qualcosa, presta il nome ad un indicatore molto utilizzato. Questo ha una formulazione matematica molto semplice: il suo valore è dato dal prezzo di chiusura dell’ultimo periodo, diviso per il prezzo di chiusura di uno dei periodi precedenti a scelta; il valore viene poi solitamente moltiplicato per 100, in modo da indicare la percentuale di variazione tra i due prezzi.

Dal momento in cui segna esclusivamente una variazione, non è sempre utile utilizzarlo. In molti casi il valore di tale variazione si può calcolare abbastanza facilmente anche a mente o su una calcolatrice. Se non altro, però, è comodo per la sua facilità di utilizzo. In un istante possiamo capire di quanto si è spostato il prezzo rispetto ad un qualsiasi periodo precedente, facendo poi le nostre considerazioni riguardo alla velocità con cui la quotazione si è mossa. Non possiamo definirlo un vero e proprio indicatore della forza di un trend, ma quantomeno uno strumento utile da avere nel proprio inventario di analisi tecnica.

Indicatori per anticipare l’inversione di un trend

Ci teniamo a ribadire, prima di continuare, che quasi mai è conveniente aprire una posizione contraria al trend attuale perché si prevede un’inversione. Riuscire ad avere questa accuratezza è una qualità di pochi trader esperti, ma questo non significa che le figure e gli indicatori di inversione non vadano conosciuti. Piuttosto, vanno utilizzati principalmente per valutare se sia una buona idea seguire il trend attuale aprendo una posizione o evitare di farlo. Se gli indicatori ci dicono che il trend potrebbe essere vicino alla fine della sua forza, allora meglio astenersi.

Coccodrillo

Il “Coccodrillo”, spesso chiamato alligator dalla nomenclatura angolofona, è un indicatore che si compone di tre medie mobili. Queste si comportano proprio come la bocca di un coccodrillo, che si apre e si chiude per anticipare i trend sia rialzisti che ribassisti. Solitamente è composto da tre linee: una media mobile di lungo periodo, una media mobile di medio ed una di breve periodo. Quella più lunga è indicata con il colore blu, quella media con il colore rosso e quella di breve periodo con una linea verde.

Quando la linea verde taglia le altre due a rialzo, portandosi più in alto, la bocca del coccodrillo “si apre” e genera un segnale di acquisto: il trend ribassista in corso potrebbe esaurirsi, lasciando spazio ad una fase neutra o rialzista. Attenzione, però, perché potrebbe trattarsi di un semplice ritracciamento. Ecco perché di solito si tende a non aprire una posizione per anticipare un trend contrario a quello attuale.

Quando la linea blu, al contrario, taglia a rialzo le altre due e si porta più in alto, genera un segnale di vendita. La bocca del coccodrillo “si chiude” ed il trend rialzista esaurisce la sua forza, in modo del tutto speculare a quanto abbiamo visto prima.

Oscillatore stocastico

L’oscillatore stocastico viene utilizzato ampiamente ancora oggi, malgrado sia stato inventato nel 1979. Si basa sul concetto che più le candele si chiudono vicine al loro massimo, quando il trend è rialzista, più è probabile che il trend rialzista si prolunghi; al contrario, quando le candele chiudono lontane dal loro apice il trend rialzista sta per invertirsi. Gli stessi segnali sono generati anche per i trend a ribasso, ma questa volta la chiusura deve avvenire vicina o lontana dal minimo toccato in un periodo per generare un segnale.

Anche in questo caso possiamo personalizzare l’oscillatore per adattarlo alla nostra strategia di trading. Nella versione originale, i periodi presi in considerazione sono 14: oggi si considera che siano un buon numero per i trend in corso da poco tempo, e se l’oscillatore viene impostato in questo modo lo si definisce “stocastico veloce”. Normalmente, per i trend in atto da più tempo si imposta un numero maggiore di periodi.

Il valore della linea ottenuta con l’elaborazione statistica della distanza tra i prezzi di chiusura ed i prezzi massimi/minimi oscilla tra due valori. Quando la linea si avvicina al valore massimo indica che l’asset è ipercomprato, quindi il trend rialzista potrebbe essere quasi finito; al contrario, quando si avvicina alla linea di minimo è probabile che il prezzo possa tornare ad alzarsi presto. In generale, possiamo anche considerare che quando la linea taglia il livello 0 a rialzo o a ribasso questa generi anche rispettivamente un segnale di acquisto ed un segnale di vendita.

Bande di Bollinger

Le bande di Bollinger sono un particolare indicatore che sfrutta la volatilità dei prezzi all’interno di un certo periodo per determinare i livelli di massimo e di minimo che il trend può raggiungere. Normalmente il prezzo oscilla all’interno delle due linee: quando ne tocca una, tuttavia, è segnale del fatto che il trend potrebbe invertirsi a breve.

Le bande di Bollinger sono uno strumento molto efficace, ma anche piuttosto delicato da utilizzare. Molto, infatti, dipende dalla sensibilità che si fornisce come parametro alle due linee e al numero di periodi scelto come campione statistico. Al contrario degli altri indicatori ed oscillatori di analisi tecnica, non ci sono particolari consigli per sfruttarle al meglio: bisogna imparare, facendo esperienza, ad impostarle in modo che si sposino con la nostra strategia di trading.

Un consiglio utile: l’integrazione dei segnali di trading

Ci sono servizi molto utili che integrano tutti i principali indicatori ed oscillatori per anticipare il trend. Le analisi vengono effettuate direttamente dall’algoritmo di questi strumenti, che poi segnalano le occasioni di maggiore allineamento tra i segnali. In questo modo noi vediamo semplicemente apparire un triangolo verde o rosso sul grafico: un triangolo verde indica un segnale di acquisto, mentre un triangolo rosso indica un segnale di vendita.

Ovviamente questi strumenti non possono essere precisi nel 100% dei casi, ma c’è comunque qualche servizio che riesce ad avere risultati molto interessanti. In particolare Trading Central, un’agenzia di specialisti dei mercati finanziari che impiega analisti con grande esperienza; ogni analista segue un numero ristretto di asset che conosce bene, per cui nel complesso si ha un servizio sopra la media. I costi sono proibitivi per la maggior parte dei trader privati, ma esiste la possibilità di averlo a disposizione gratuitamente su alcuni broker. In questo caso, infatti, sono i broker stessi che pagano a Trading Central la quota necessaria per mantenere attivo il servizio.

Ci sono pochi broker con le disponibilità che servono per offrire Trading Central gratuitamente ai clienti, e normalmente sono servizi per clienti professionali. Invece noi ti segnaliamo 24Option, perché ha un deposito minimo molto basso (al momento 250 euro) e permette di essere operativi in meno di 10 minuti. Il fatto che ci siano i segnali di trading, in ogni caso, non esclude la possibilità di utilizzare anche gli strumenti di analisi tecnica che abbiamo elencato prima. Questo broker sfrutta una sua piattaforma, molto semplice da utilizzare, con integrate tutte le funzionalità necessarie a studiare l’anticipazione dei trend.

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