La Giorgio Armani Spa non distribuisce nessun dividendo e destina l’intero utile a riserva straordinaria. È quanto emerge dal bilancio dell’esercizio 2016 della nota società di moda. Cresce l’utile di gruppo. Le stime per l’anno in corso risultano positive.
Giorgio Armani Spa: utile 2016
L’esercizio 2016 si è chiuso con un utile consolidato di gruppo in crescita del 12,5 per cento a quota 271 milioni di euro mentre i ricavi sono scesi del 5 per cento a 2,5 miliardi di euro.
Nel dettaglio, a livello di Spa, i ricavi sono diminuiti dell’1,4 per cento a quota 1,676 miliardi di euro e l’utile netto è calato del 15 per cento a 199,5 milioni di euro. In forte flessione, del 28 per cento, il margine operativo lordo (Ebitda) a circa 180 milioni di euro mentre i costi operativi sono aumentati di 85,8 milioni.
Sempre con riguardo ai conti della sola Spa, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 774,9 milioni di euro. Il patrimonio netto è pari a 1,65 miliardi di euro e il flusso di disponibilità “cash” si è attestato a 797,8 milioni di euro.
Giorgio Armani Spa: costi e royalty
Nell’esercizio 2016 la Giorgio Armani Spa ha registrato un ammontare di ricavi, derivanti dalla cessioni di beni e servizi, pari a 1,49 miliardi di euro, un dato in lieve flessione da quota 1,5 miliardi di euro archiviati nel 2015.
In flessione anche le entrate provenienti dalle royalties a quota 184,4 milioni di euro a fronte dei 194 milioni del precedente esercizio.
Con riguardo ai costi, sono salite le spese sostenute per l’acquisto di materie prime a quota 870,5 milioni di euro a fronte di uscite di 832,8 milioni nel 2015.
In aumento anche i costi per il personale della maison, saliti nel periodo in esame a 103,7 milioni di euro, un dato in crescita di 5,7 milioni dai 98 milioni di euro sostenuti nell’esercizio 2015.
Cresce l’indebitamento di Armani a quota 699 milioni di euro (+233,8 milioni) rispetto al 2016 ma principalmente nei confronti di fornitori e terzi. A tal riguardo è opportuno sottolineare che nessun impegno è stato assunto nel periodo e sono pari “a zero” i debiti nei confronti di banche e istituti creditizi.
Infine per quanto concerne le previsioni sui conti per l’anno in corso, il management del gruppo, come riportato nei documenti di bilancio, si attende risultati in ulteriore crescita.