Rai: è piano straordinario per lo stipendio dei collaboratori

È emergenza pagamenti in casa Rai, quindi la televisione di stato ha varato un piano di emergenza per fare fronte al pagamento dei dipendenti e dei collaboratori, migliaia di persone alquanto arrabbiate che negli ultimi mesi stanno ricevendo il loro stipendio a singhiozzo.

La televisione nazionale ha redatto un piano di rientro speciale, messo a punto dal capo delle Risorse Umane Paolo Galletti, su richiesta dell’attuale direttore Dell’Orto. Si tratta di un piano di rientro che interessa soprattutto i collaboratori, persone con partita IVA che non vengono pagate da mesi. La situazione attuale si propone alquanto sconfortante e vede al 29 dicembre una Rai che aveva saldato tutte le fatture arrivate in sede entro il 15 novembre dell’anno scorso.

L’esborso totale della televisione ammonta a circa 2 milioni di euro, ma attualmente i conti si propongono in rosso, con più di 4000 fatture pendenti non pagate e quasi 700 fatture registrate ma non pagate. Il termine di pagamento è stato fissato per questa tranche per venti giorni, mentre per altre 1400 fatture che sono in via di registrazione si prevede il pagamento fra il 20 e il 24 febbraio, con residue 2200 fatture da saldare a data da destinarsi. Per questa base la Rai pensa di versare almeno un acconto entro la data del 1 marzo, con comunicazione della modalità di pagamento ai diretti interessati.

La televisione di stato ha inoltre deciso di riconoscere l’anticipo delle spese di pernottamento ai collaboratori che si spostano per viaggio, al fine di alleggerirli di questa voce nelle spese vive. La Rai è passata da un obsoleto sistema di pagamento cartaceo a un fluido metodo digitale, che non è stato certamente indolore, ma che si propone di sanare ai tanti errori che venivano commessi e di alleggerire i pagamenti nel loro complesso. Il ritardo nel pagamento delle fatture è quindi frutto di questo passaggio, importante perché interessa migliaia di collaboratori in tutto il paese, ma che attualmente ha dato vita a mancati pagamenti per tutti i collaboratori della rete televisiva statale.

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