Pil Italia +1,4% nel 2017. Eurozona +2,2%

L’Ocse rivede al rialzo le stime sul Pil dell’Italia nel 2017 e nel 2018. Stime in crescita il prossimo anno anche per l’Eurozona secondo gli ultimi dati diffusi dalla Bce. Su Qe e misure straordinarie la decisione è rinviata di qualche mese.

Pil Italia 2017, Ocse: +1,4%

L’Ocse rivede al rialzo le stime per l’economia dell’Italia sia nel 2017 che nel 2018. Il Prodotto interno lordo del nostro Paese dovrebbe aumentare dell’1,4 per cento nel 2017 e dell’1,2 per cento il prossimo anno. È quanto reso noto dall’Organizzazione di Parigi  nel suo ultimo report.

Un miglioramento degli indicatori economici principalmente dovuto alla crescita della domanda interna e all’aumento dell’occupazione.

Nel rapporto Ocse, sempre con riguardo all’Italia, si legge che gli investimenti fissi sono aumentati nell’ultimo periodo grazie soprattutto all’introduzione dei nuovi incentivi fiscali.

Con riferimento invece al Prodotto interno lordo globale, l’Ocse ha rivisto le stime al rialzo del 3,5 per cento nel 2017 e del 3,7 per cento nel 2018.

Bce: Pil Eurozona +2,2% nel 2017

Diffuso nelle scorse ore anche il bollettino mensile dell’Istituto centrale di statistica della Bce. Sono state riviste al rialzo le stime di crescita nell’Eurozona.

La banca centrale di Francoforte ha previsto un incremento del prodotto interno lordo del 2,2 per cento nell’anno in corso e dell’1,8 per cento nel 2018. Stime in rialzo anche nel corso del 2019 ma in rallentamento all’1,7 per cento.

Gli economisti dell’Eurotower hanno inoltre evidenziato, con riferimento al solo secondo trimestre dell’anno, la crescita del prodotto interno in termini reali dell’Eurozona dello 0,6 per cento sul periodo precedente.

Con riguardo al rapporto fra il disavanzo pubblico ed il prodotto interno lordo, sempre nell’area Euro, è stimato in calo dall’1,5 per cento registrato lo scorso anno allo 0,9 per cento atteso per il 2019.

Gli esperti di Francoforte hanno inoltre rivisto al ribasso le stime per l’inflazione nell’Eurozona, con un tasso annuo dell’1,5 per cento nel 2017 e in ulteriore calo all’1,2 per cento nel 2018.

Sul tema lavoro, il tasso di disoccupazione in Italia è in calo ma secondo la Bce non può essere definito particolarmente “significativo”.

Nell’ultima riunione della banca centrale rimane dunque invariata la politica monetaria e le decisioni su eventuali cambiamenti saranno presi più avanti, probabilmente nell’ultima parte dell’anno, con gli effetti che si avranno all’inizio del 2018.  È quanto sottolineato dall’Istituto centrale di Francoforte nell’ultimo bollettino ufficiale.

 

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