Estate 2017: i 7 Paradisi dove andare a basso costo

L’Estate è ormai arrivata e chi può pensa alle vacanze. C’è chi ha già prenotato tutto con largo anticipo, per risparmiare sul costo di viaggio e alloggio. C’è chi ha la sua bella casetta a mare o in montagna e dunque sa già cosa farà. C’è chi invece per scelta o per impossibilità, se ne starà in città. E chi invece sta girovagando sul web in cerca di una località dove trascorrerla. In Italia o all’estero.

Riguardo quest’ultima opzione, ci sono diversi fattori da prendere in considerazione. In cima alla lista, però, ovviamente ci è finito il pericolo Terrorismo. Alcuni Paesi sono del tutto sconsigliati, altri sono potenzialmente pericolosi, altri godono di un rischio prossimo allo zero. Già, perché nessun paese è completamente al sicuro. Di seguito, elenchiamo i 7 Paesi che, per una combinazione di 5 fattori principali, sono davvero convenienti. E di certo, offrono una sorta di Paradiso sulla Terra.

Ancora tanti gli italiani che partono, nonostante tutto

Crisi economica, terrorismo, clima pazzerello. Sarebbero tanti i deterrenti per non partire. E invece, sono ancora milioni gli italiani che ogni anno si concedono almeno una vacanza. Sebbene, in parte, finiscano per indebitarsi pur di ritagliarsi qualche giorno per “staccare la spina”. Secondo una stima, dal primo gennaio al 31 maggio di quest’anno, sono già oltre 33 milioni di euro i soldi totali richiesti a finanziarie o banche al fine di coprire i costi di viaggi a breve, medio o lungo periodo. In media, la cifra richiesta è di 5 mila euro, superiore a ben il 7,7% rispetto all’anno precedente. Quindi, nel 2017, ci si indebita di più pur di fare una vacanza. Da questo computo, peraltro, sono anche esclusi quanti chiedono prestiti a parenti o amici per fare le vacanze. Quindi l’ammontare lieviterebbe ulteriormente.

Le cinque variabili per scegliere una meta estera

Escludendo il Terrorismo, ormai più che una variabile, una costante, ahinoi, i fattori da prendere in considerazione per scegliere una meta estera sono cinque. E ce le dice LG, leader globale per il trading online da non confondere con il noto marchio coreano produttore di device ed elettrodomestici. Ecco quali sono:

  1. il tasso di cambio tra euro e valuta locale;
  2. il costo della vita locale;
  3. il prezzo del biglietto aereo;
  4. il rischio sicurezza interno a quel Paese;
  5. il clima.

Quanto al primo punto, l’euro ormai da qualche anno è molto forte e si è apprezzato su molte valute straniere. Quasi tutte. Rispetto al dollaro vige ormai una sostanziale parità, mentre rispetto alla sterlina, complice la Brexit, diventa molto conveniente in questo periodo di incertezza e di transizione politico-finanziaria britannica, recarsi nel Regno Unito. L’apprezzamento dell’euro, ovviamente, aiuta anche qualora il secondo punto sia sfavorevole. Il terzo punto, salvo alcune mete, vuoi per la concorrenza dei voli low cost, vuoi per la paura del Terrorismo, sta diventando sempre meno un problema. Proprio in questi mesi, il colosso low cost Ryanair, ha avviato nuove rotte da e per l’Italia. E ciò non può che far bene alla concorrenza e al calo dei costi.

Il quarto punto, invece, vale soprattutto per quei Paesi che patiscono una costante instabilità istituzionale e civile. Si pensi ai Paesi del Sudamerica, storicamente coinvolti da rivolte civili. Si guardi a quanto sta accadendo da mesi in Venezuela ad esempio. A quanto, di tanto in tanto, accade in Brasile e Colombia. Mentre anche Cuba, con la fine del mezzo secolare potere di Fidel Castro, potenzialmente rischia. Anche i Paesi del sud est asiatico rischiano: si pensi alla Thailandia. O a quanto accade alle donne in India. Ovviamente, per sicurezza si intende anche la microcriminalità, che in alcuni Paesi prende di mira proprio i turisti. Infine, il clima. Gli stravolgimenti metereologici stanno rendendo sempre più difficile ogni previsione. Tendenzialmente, in estate sono sconsigliati alcuni Paesi asiatici, nei quali è tempo di monsoni, quindi di pioggia sicura. Il Centro America, invece, in questo periodo è soggetta agli uragani.

I sette Paradisi consigliati per questa estate

Orbene, la società Lg, prendendo in considerazione questi 5 fattori e una partenza fatta da Roma nel periodo centrale di agosto (6-21 agosto), ha calcolato le sette mete più belle che conviene visitare.

Uzbekistan

Trattasi di un paradiso dell’Asia centrale che pochi conoscono. Ma, a domanda “dove passerai questa estate” oppure “dove sei stato in vacanza”, non abbiate timore di rispondere “Uzbekistan!”. Questo Paese faceva parte dell’Unione sovietica (anzi, da lì passò il treno “rosso” della rivoluzione d’ottobre) ed era alquanto isolato dai mezzi di trasporto. Eppure, è una terra di fascino e di bellezza. Per farvi un’idea su dove si trovi, vi diciamo che confina a nord e a ovest con il Kazakistan, a est con il Kirghizistan e il Tagikistan, a sud con l’Afghanistan e il Turkmenistan. Non adatto però a chi ama il mare. Infatti, assieme al Liechtenstein è l’unico paese al mondo doppiamente senza sbocchi sul mare. Ciò significa che, oltre a non affacciarsi sul mare, è circondato da Paesi tutti senza sbocco sul mare. Quindi, anche molto in alto, non vedrete alcuna striscia azzurra. Corsi d’acqua a parte ovviamente.

Se però amate l’architettura e gli edifici caratteristici, questo Paese fa per voi. Vanta infatti alcuni siti parte del patrimonio Unesco (specie gli antichi mausolei). Mentre il suo gioiello è la capitale Samarcanda, con il suo imponente arco di ingresso alla città e uno stile che rievoca la cultura araba. Città che gli italiani conoscono soprattutto per l’omonimo programma condotto anni fa da Michele Santoro o perché citata dal cantautore Roberto Vecchioni. Conviene per tre fattori: basso costo della vita, cambio favorevole (qui vice il Som uzbeco) e biglietto aereo non poi così caro.

Cina

Il secondo paese suggerito dalla società di trading online Lg è la Cina. Paese con cui stiamo ormai avendo a che fare da anni, non più solo per i pittoreschi ristoranti (che abbiamo visto, in versione comica, anche nei film di Fantozzi o Pierino) o per i negozi vendi-tutto, ma anche perché il paese asiatico sta acquistando importanti realtà dell’economia italiana. Il Paese è molto vasto, anche sovrappopolato e nelle grandi metropoli anche inquinato. Ma un giro nella ultramoderna Shangai o nella capitale Pechino andrebbe comunque fatto. Quest’ultima vanta meraviglie architettoniche come il Tempio del Cielo o la Città Proibita, e luoghi carichi di storia come Piazza Tienanmen o il Mausoleo di Mao Tze Tung. Imperdibili opere incredibili come la Muraglia cinese – unica opera umana lunga 21.000 chilometri realizzata tra il V e il XV secolo che si intravede dallo Spazio, sebbene da alcuni anni si stia sgretolando specie nelle zone più impervie – e il mastodontico Esercito di terracotta a Xi’an (8 mila statue create nel III secolo a.C. ancora ben conservate). Entrambe le opere sono Patrimonio dell’Unesco. Sempre a Xi’an è possibile apprezzare le torri imponenti della Campana e del Tamburo, ma anche un quartiere musulmano molto caratteristico e avulso dal contesto.

Per chi ama gli animali, un giro a Chengdu è d’obbligo, dato che qui abbondano centri di conservazione e cura di animali in pericolo di estinzione. Su tutti, i tenerissimi Panda. Degni di nota anche il Buddha di Leshan, che raggiunge i 71 metri di altezza e venne scolpito nel VIII secolo, la ultramoderna provincia di Hong Kong e Suzhou, la Venezia cinese a soli 30 minuti da Pechino. Non mancano però anche bellezze naturalistiche mozzafiato in Cina, di un Paese da quarant’anni sospeso tra tradizione e modernità, comunismo e capitalismo. E che viene suggerito da Lg per le condizioni climatiche favorevoli, un rischio paese quasi nullo e un basso costo del biglietto aereo.

Sri Lanka

Già da tempo “attenzionata” dal turismo di massa straniero, fu definita l’isola più bella del mondo da Marco Polo quando vi approdò. E lui di viaggi se ne intendeva. Rispetto alle due mete precedenti, qui a fare da padrona è soprattutto la natura balneare: mare cristallino, spiagge che hanno poco da invidiare a quelle delle Maldive e servizi alberghieri che da un po’ si sono adeguati alle esigenze dei turisti vogliosi di relax. ormai all’altezza. Geograficamente si trova a sud dell’India e per la sua particolare forma e posizione viene definita “lacrima dell’India” (guardare una cartina geografica per credere). Nell’ultimo trentennio, il Paese ha dovuto fare i conti con un gruppo terroristico nazionalista e comunista, le Tigri Tamil, sorte dopo il definitivo disimpegno nell’area dei colonizzatori europei con lo scopo di creare uno Stato sovrano socialista Tamil nel nord e nell’est dello Sri Lanka. Regione conosciuta come Tamil Eelam. Il contrasto, sfociato sovente in guerra civile, iniziò nel 1983 e terminò definitivamente nel 2009. Determinante fu anche l’intermediazione della Norvegia (che per anni ha ventuto armi al gruppo terrorista) e lo Tsunami del 26 dicembre 2004. Che colpì pesantemente lo Sri Lanka, provocando circa 40.000 morti. Anche se è difficile fare una stima complessiva. Evento che portò grande collaborazione e solidarietà tra le fazioni avverse.

Lo Sri Lanka ha come vantaggio il bassissimo costo della vita e un biglietto aereo che si può trovare facilmente a costo ridotto. Il tutto, approdando in un piccolo paradiso sulla Terra.

Croazia

Per chi non ama viaggi aerei lunghi, allora farà piacere sapere che in questa Top seven ci sia anche la Croazia. Paese che dalla fine della guerra che ha falcidiato la ex Jugoslavia, ha conosciuto un incredibile boom turistico. Soprattutto per il giusto mix tra cittadine tipiche e bellezze paesaggistiche, il tutto a costi contenuti. Grazie alla scarsa presenza industriale, la Croazia vanta ancora spiagge incontaminate. Da segnalare Mljet, l’isola più a sud del Paese; un vero gioiello, circondato dalle acque più pulite al mondo. Deliziosa anche l’isola di Hvar, piena di villaggi pittoreschi che profumano di lavanda. Immancabile ovviamente un giro nella capitale Zagabria, dove la bruttura della modernità non ha ancora attecchito e potete dedicarci a piacevoli giri tra i suoi vicoli pieni di negozietti e fare un salto al mercato di Dolac, il più grande mercato all’aperto di tutto il Paese. Da non perdere poi Dubrovnik, una bellezza fuori dal tempo: non a caso qui è stata girata la popolarissima serie Tv in costume il “Trono di spade”.

Inutile quindi aggiungere altro per capire perché conviene recarsi in Croazia per le vacanze estive. Tra i cinque fattori, qui dominano il basso costo del volo (sebbene sia meglio prenotarlo con un paio di mesi almeno di anticipo, perché la Croazia comincia a diventare sempre meno economica) e un rischio paese nullo, tra i più bassi in assoluto, come si evince dal sito Viaggiare sicuri messo a disposizione dal ministero degli Esteri italiano.

Canada

Il Canada è il Paese perfetto per andare a vivere. Sanità pubblica efficientissima, medicinali prevalentemente gratis (tanto che in una puntata dei Simpson, Homer andava lì per farsi le scorte), oltre a tanta natura incontaminata e tranquillità. Soffermandosi sui 5 fattori, il Canada è preferibile per un costo del biglietto aereo tutto sommato contenuto (in relazione alle ore di volo e alla meta), un cambio favorevole (la valuta locale è il dollaro canadese) e un rischio sicurezza tra i più bassi. Certo, non è adatta per chi cerca il sole, ma soprattutto, per chi ama la natura. Il Canada vanta infatti una vegetazione molto ricca. La tundra ricopre quasi completamente tutte le regioni Artiche, mentre i rilievi degli Appalachi e della Catena Costiera sono ricoperti da foreste di conifere. Le Pianure si caratterizzano per enormi distese di praterie, nelle quasi crescono soprattutto le graminacee. La parte orientale si caratterizza per Montagne Rocciose con vegetazione alquanto rada, mentre la parte occidentale è, di contro, ricoperta da fitte foreste e da lunghe distese di conifere. Verso Nord si può arrivare all’isola di Terranova e nei territori del Labrador, pieni di parchi naturali. Immancabile una visita a Québec City, la città più antica di tutta l’America del Nord.

Il Canada è altresì adatto per chi ama gli animali più rari. Immersi nella sua natura e visibili mediante escursioni troviamo la donnola, l’ermellino, lo zibellino canadese, la martora e il visone. Nella parte nordica troviamo invece l’orso grizzly, l’orso polare, la volpe, il coyote, la lince, il lupo, il puma e la capra delle nevi. Molto rara poi l’antilocapra, il caribù/Renna, il wapiti e l’alce. Quest’ultima, insieme al castoro e alle sue mitiche dighe, simboli del Paese. Tipici sono anche gli uccelli gheppio e poiana. Non mancano poi ricche specie ittiche. Il Canada soddisfa anche chi ama la musica: qui sono nati, tra gli altri, Neil Young, Michael Bublé, Alanis Morisette, Leonard Cohen, Bryan Adams, Nelly Furtado, Celine Dion, Avril Lavigne, Justin Bieber, i Rush, i Nickelback. Ce n’è per tutti i gusti e generi.

Regno Unito

Il Regno Unito non ha bisogno di presentazioni. Ogni Stato che lo compone, meriterebbe di essere visitato. L’Inghilterra, per la capitale Londra, che ogni anno attira milioni di turisti da tutto il Mondo ma anche migliaia di lavoratori italiani. Ma non solo. E poi il Galles e la Scozia, coi loro castelli immersi in panorami mozzafiato; l’Irlanda del Nord, fedele alla Monarchia britannica inimicandosi i cugini irlandesi. Storia e natura si fondono e si confondono, modernità e tradizione convivono in un felice matrimonio. A rendere il Regno Unito una meta attualmente conveniente per noi italiani, il fatto che l’euro, come detto nell’incipit, continui ad apprezzarsi sul dollaro.

Ma conviene anche affrettarsi. Se la Brexit andrà definitivamente in porto (teoricamente potrebbe accadere l’anno prossimo, anche perché come Premier è stata confermata Theresa May, favorevole a Brexit), i viaggi verso il Regno Unito potrebbero diventare meno convenienti. Ad esempio, il biglietto aereo potrebbe costare di più, potrebbe servire il passaporto, la sterlina potrebbe tornare ad apprezzarsi sul dollaro. Tutto dipenderà dalle trattative tra Regno Unito ed Unione europea. Un attuale deterrente potrebbe però riguardare Londra, ossia il terrorismo. Che da alcuni mesi ha preso di mira la capitale inglese.

Colombia

La Colombia è sinonimo di insicurezza, almeno nell’immaginario collettivo. Non a caso, un vecchio motto popolare locale è: “El peligro de Colombia es que te quieras quedar” (il pericolo della Colombia è che vorrai rimanere). In realtà, da alcuni anni le cose nel Paese sudamericano sono un po’ cambiate, grazie alla pace siglata con i ribelli delle Farc, ma anche mediante la crescita economica degli ultimi anni e una maggiore apertura al turismo. La Colombia si sta così aprendo al turismo di massa e si caratterizza per essere l’unico Paese dell’America latina ad affacciarsi su entrambi gli oceani, oltre a essere considerata la culla di grandi civiltà. I colombiani di distinguono per il loro essere gentili, altruisti e interessati a cosa accade e pensano di loro dall’altra parte dell’Oceano. Ci tengono alla loro cultura e farla scoprire agli altri. Particolarmente interessante come periodo è la fine del mese di dicembre, dove musica, colori e gente che balla per strada, prendono il sopravvento. Grazie a festival e concerti dappertutto. Suggerita, specie per gli amanti della salsa, è Cali.

La Colombia offre molte zone naturalistiche. Come a Nord, dove è bagnata dal mar dei Caraibi, e dove è obbligatoria una tappa alla riserva naturale Parque de Tayrona, con spiagge stupende. Si alloggia nei camping a ridosso della spiagge in tenda o amaca. Il tutto, per soli 13 euro. Da non perdere poi le spiagge caraibiche dell’arcipelago del Rosario, caratterizzate da sabbia bianca e finissima. Per chi ama le escursioni dure e pure, immancabile è una tappa alla Ciudad Perdida, città antica in colombiano, abitata da popolazioni indigene, persa su una montagna. Tant’è che per raggiungerla occorre una guida e tra i 4 e i 6 giorni di cammino. Il quale però non peserà più di tanto, visto che troverete per la strada stupende cascate naturali. Il tutto a 215 euro, comprensive di tutto (guida, cibo, trasporto). Leticia è invece l’ultima città nel profondo sud, al confine con Brasile e Perù. Per chi ama il caffè, consigliato andare nelle città maggiormente produttrici: Medellin, Armenia e Pereira.

Dei cinque fattori enunciati, la Colombia spicca per economicità (basso costo della vita e cambio favorevole) e clima quasi sempre favorevole tutto l’anno.

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