Cos’è il rating e come funziona ?

Il rating è un valore utilizzato spesso nell’esprimere una valutazione riguardo un particolare oggetto o soggetto, mezzo molto diffuso con l’avvento degli strumenti telematici atto a conferire una certa fiducia all’acquirente o al mercato. Non troppo dissimile da realtà in cui il rating indica un voto di valutazione o di recensione, nel mercato del Forex esso rappresenta la capacità di una società di far fronte agli impegni presi, quindi l’affidabilità, un vero e proprio indicatore di rischio che indica le capacità di un soggetto di ripagare i propri debiti.

Il rating viene stabilito e calcolato secondo precise norme, fissate e consolidate nel tempo, e preso in considerazione assieme ai rating di altri soggetti, serve a stabilire una vera e propria classifica per obbligazioni, imprese, stati sovrani eccetera che si ordinano così secondo il loro grado di rischio finanziario.

Per quanto riguarda le richieste di prestiti in denaro al mercato, il rating assolve la funzione di misura del rischio di insolvenza.

Le misurazioni del punteggio di rating vengono effettuate da organi indipendenti che attraverso i loro parametri di giudizio offrono al mercato degli investitori un certo metro di valutazione: questi enti sono definiti agenzie di rating.

Rating significato

Quando un soggetto può emettere delle obbligazione nel mercato, ad esso viene affiancato un punteggio di rating relativo al suo grado di solvibilità. Questo in pratica determina il grado di affidabilità del soggetto (o dell’azienda) e la sua capacità di onorare gli impegni presi. Le agenzie di rating che associano il punteggio dopo aver esaminato il soggetto, offrono una revisione periodica della propria valutazione, per poter aggiornare il suo punteggio.

Le agenzie indipendenti sono molto numerose, ma quelle che posseggono più influenza nel mercato sono principalmente tre: Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch.

  • La Standard and Poor’s (acronimo S&P) ha base negli Stati Uniti, i suoi indici di borsa sono S&P 500 per gli Stati Uniti, S&P 200 per l’Australia, S&P/TSX per il Canada, CNX Nifty per l’India ed S&P/MIB per l’Italia. La società non è quotata in borsa ed è posseduta dal gruppo McGraw-Hill. La società offre un Rating sia a lungo termine che a breve termine
  • La Moody’s Corporation è anch’essa una società privata, che ha sede a New York, che assieme alla Standard & Poor’s risulta essere la più competitiva (nel 2006, la sua quota di mercato era del 40%, quella della S&P del 39% e la Fitch Ratings raggiungeva il 16%).
  • La Fitch Ratings possiede invece due sedi generali, una a New York e l’altra a Londra. Parte del suo gruppo sono anche la Fitch Solutions e la Algorithmics.

Il rating associato da queste società è utile ad attori di mercato, analisti ed investitori in primis che valutano attentamente come e a chi affidare il proprio denaro, potendo farsi un’idea sulle capacità di ripagare i debiti a lungo o breve termine.

I diversi tipi di rating

In base al soggetto preso in esame, esistono vari tipi di rating forniti dalle agenzie.

Il primo è il rating di credito, è il più conosciuto e come già specificato si concentra sul debito emesso da una società tramite le sue obbligazioni. Per un investitore deciso ad acquistare queste obbligazioni, il punteggio di rating gli permetterà di verificare le capacità di ripagare il debito alla scadenza.

C’è poi il rating di credito internazionale, specifico per gli investitori che desiderano conoscere rischi e costi riguardo al trasferimento di titoli esteri nel proprio paese, misurati quindi attraverso un cambio di valuta.

Per gli stati sovrani invece è possibile verificare il rating sul debito delle nazioni, che si concentra sui titoli di Stato, che non possono essere equiparati alle obbligazioni emesse da una società. Il valore di rating di uno stato, fornito dalle agenzie, diventa così anche un indice dello stato di salute della nazione presa in considerazione.

Infine, abbiamo il counrty ceiling rating, indice meno noto perché riguarda investimenti effettuati in altri paesi soggetti però a misure di blocco della circolazione dei capitali.

Calcolo e classificazione del rating

Il calcolo del rating avviene secondo una serie di procedure specifiche, che riguardano determinate analisi:

In primo luogo avviene l’analisi economico e finanziaria della società, relativa sia alle voci di bilancio sia alla redditività e a tutti i valori in questo senso rilevanti.

A questo primo approccio si collega anche l’analisi del settore, cioè un’analisi che prevede il confronto con altre società dello stesso settore, quindi competitor, prendendo in considerazione anche i valori di andamento e le prospettive di mercato.

Segue poi un’analisi quantitativa e qualitativa, di management e degli obbiettivi della società, legata anche alla sua credibilità nel settore.

A questi possono unirsi altre eventuali analisi tramite richieste di documentazioni particolari. Una volta presi in considerazione tutti i valori, spetta poi alle agenzie esprimere il proprio giudizio che poi viene diffuso tramite i principali mezzi di informazione finanziaria.

La scala di classificazione subisce delle piccole variazioni tra agenzia ed agenzia, ma in generale prevede comunque l’uso delle lettere dell’alfabeto, dove il grado massimo è dato dalla prima lettera, quindi la A, e il minimo dalle ultime lettere, che di solito non scendono oltre la C o la D comunque.

I valori massimi della S&P e della Moody ad esempio prevedono un punteggio fornito tramite la tripla A: AAA indica il massimo livello di affidabilità per la solvenza dei propri debiti. Seguono, suddivisi in micro gruppi indicati tramite il segno positivo (+) il neutro (nessun segno) o il segativo (-), il grado AA (affidabilità molto alta), A (Alta ma intaccabile) poi il gruppo BBB, BB (buona e sufficiente) e B (debole) quindi il gruppo C (debole o estremamente bassa) fino a situazioni di default.

La lettura di questi caratteri permette quindi di avere un giudizio sintetico che è stato però fornito attraverso estese e profonde valutazioni da parte degli esperti del settore.

Il rating resta quindi uno strumento molto utile sia per investitori esperti che per quelli alle prime armi.

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