Privatizzata la Scandinavian Airlines

La ‘leggendaria’ compagnia aerea Scandinavian Airlines è stata soggetto di una privatizzazione veloce e molto accelerata, segno secondo la stampa economica internazionale, che Svezia e Norvegia hanno scelto di prevenire prima di curare i problemi e le crisi legate alla compagnia di bandiera. Si tratta, infatti, di una delle più storiche imprese della penisola scandinava, che nel lontano 1946 fu la prima ad assicurare i collegamenti con le terre fredde del nord e l’America.

La notizia della privatizzazione è stata data in simultanea dai governi svedese e norvegese, quindi i 23 milioni di valore delle azioni della SAS verranno immessi sul mercato. La volontà dei due paesi è di uscire velocemente dalla partecipazione statale, ma non al fine di sanare o risparmiare, visto che conti di questi due stati godono di ottima salute, ma perché secondo gli analisti nordici è questo il momento di guardare ad investitori validi per dare vita ad una compagnia che possa essere considerata valida ed efficiente a livello internazionale. La prevenzione è quindi simbolo di ammodernamento e una possibilità di investimento che guarda in casa, ma che coinvolge anche molti attori esteri, interessati al business delle compagnie e aeree.

La seconda ragione può essere ricercata in una prevenzione per può interessare le perdite di capitalizzazione, come sta attualmente accadendo a Lufthansa e ad Air France. Attualmente il governo svedese possiede il 21% delle azioni della compagnia, mentre la Norvegia il 14%. Il terzo azionista è il governo danese che ne possiede il 14%. Grazie alla vendita dei titoli, i due governi scandinavi contano di raccogliere un gruzzolo di investimenti tale da permettere la crescita del della linea aerea e il consolidamento dei bilanci. Il fine ultimo è quindi la modernizzazione, con ampliamento dei veicoli e miglioramento del personale, nuove rotte e nuove offerte rivolte viaggiatori moderni.

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