Luxottica Essilor nozze da 50 miliardi

Un matrimonio da mille e una notte è stato siglato dall’azienda di montature italiana Luxottica e l’impresa di lenti da vista e da sole francese Essilor. Già si parla della fusione dell’anno, di una manovra finanziaria del valore di 50 miliardi di euro che era stata anticipata dal Financial Times e confermata all’avvio delle borse in data 17 gennaio. Il titolo dell’impresa italiana ha inizialmente faticato a prezzarsi, ma ha chiuso la giornata con un ottimo +8.25%, mentre il titolo francese ha concluso la sua giornata borsistica con una valutazione del +11.85%.

Luxottica: la reazione in Borsa

Luxottica: previsioni e prospettive

Si tratta della nascita di un leader internazionale nel settore degli occhiali, dove Leonardo Del Vecchio patron di Luxottica sarà l’azionista di maggioranza e il primo socio di un vero e proprio colosso, con oltre 140mila dipendenti al suo attivo e vendite sparse in oltre 150 paesi di tutto il mondo. Abbondanti e fluenti i ricavi, che basandosi sui dati raccolti nel corso del 2015 ammontano a oltre 15 miliardi di euro e dimostrano un netto combinato di 3.5 miliardi di euro.

Ai vertici quindi Del Vecchio come presidente esecutivo della società e l’amministratore delegato di Essilor Hubert Sagnieres come vice presidente esecutivo. La quotazione avverrà alla borsa di New York e la fusione si propone di cambiare le sorti dell’industria degli occhiali, uno dei mercati considerati in crescita con un valore complessivo stimato di 90 miliardi di euro e con una prospettiva di crescita pari al 2% costante entro la data chiave del 2020.

Data chiave perché le statistiche parlano di un aumento della richiesta di occhiali in tutto il mondo, soprattutto in Asia. In tutto il globo il 63% della popolazione necessita di lenti correttive e già 1.9 miliardi ha già acquistato lenti o si è sottoposta a interventi chirurgici. Secondo i dati degli analisti, sono ancora 2.6 miliardi le persone che avranno bisogno di occhiali, una cifra importante che si trova soprattutto in Asia, in America latina e in Africa e che si propone come il bacino di utenti al quale il super gruppo rivolgerà la vendita dei suoi prodotti.

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