Accor: è alleanza con Rixos per il luxury

Accor Hotel guarda in grande e si allea con Rixos Hotels per dare il via a una joint venture che farà sicuramente parlare di sé nel mondo dell’economia e della finanza. Si tratta, nel dettaglio, di una joint venture a lungo termine alla quale entrambi le parti non vedono l’ora di lavorare, di una realtà che andrà a gestire e a sviluppare in sinergia tutti i resort e gli hotel Rixos che si trovano nel mondo. Le condizioni economiche sono più che buone, perché Accor deterrà il 50% della nuova struttura societarie e andrà quindi ad operare a pari in un progetto di ampio respiro che interessa il settore del turismo e dell’hotellerie.

Secondo Sébastien Bazin, Ceo e presidente di AccorHotels, la collaborazione porterà benefici a lungo termine a entrambe le aziende e permetterà alle due parti di diventare i principali operatori di resort in un mercato che si propone sempre più in sospensione. La partnership permetterà inoltre ad Accor di definire e di completare l’offerta di mete turistiche già in essere, con soluzioni attraenti per i suoi clienti e anche per tutti i membri dei suoi famosi programmi fedeltà.

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Accor: join venture con Rixor Hotels

Quale lo scopo principale della joint venture? La volontà di Accor è di integrare nel suo network di proposte cinque hotel considerati ‘emblematici’ e strategici, dislocati nei principali mercati considerati ad alta gamma. Si tratta di hotel presenti in Turchia, negli Emirati Arabi, in Egitto, in Russia e anche in Europa. Gli accordi sono stati ben definiti, perché la catena di alberghi turchi ha previsto di ‘passare’ cinque strutture urbane ad Accor che si occupare anche di lavorare sulla loro completa gestione. Rixos aggiungerà al portafoglio Accor un hotel dislocato a Dubai, meta sempre più eletta dei prossimi anni e, entro il 2018, verranno aggiunte al pacchetto due strutture che si trovano alle Maldive e a Abu Dhabi.

Il pacchetto si propone alquanto sostanzioso e secondo Fettah Tamince, fondatore e presidente di Rixos la collaborazione fra le due entità mira ad attirare una clientela i viaggiatori sempre più cosmopolita e internazionale. Del resto, la forza vendita, il moderno sistema di prenotazione e il solido portafoglio di strutture di Accor rappresentano la base di tutto, di un accordo che permetterà alla catena di resort turchi di estendere la presenza geografica nel mondo e di aumentare esponenzialmente il bacino di clienti.

Del resto, le joint venture fra brand che operano nel settore del turismo si propongono come doverose in tempi moderni, quando la vecchia concezione di ospitalità deve vedersela con i nuovi sistemi di prenotazione e di alloggio, che sfruttano le potenzialità del web e che si ispirano fortemente alla sharing economy. L’accordo fra le due potenze del turismo europeo potrebbero guadagnare dal motto ‘l’unione fa la forza’, forse l’unico modo che le imprese impegnate nel settore devono seguire per dimostrarsi forti e competitive in uno scenario in continua mutazione. Accor e Rixos dimostreranno che unendosi possono diventare più forti, più competitive ma soprattutto più presenti, in uno scenario dove la forza di una catena può essere rivelata dal numero di strutture dislocate nel mondo e dalla loro gestione accentrata.

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