Analisi tecnica: come usarla per fare trading

Spesso nei nostri articoli citiamo l’importanza dell’analisi tecnica nel trading online. Essa infatti aiuta il trader a capire quali potrebbero essere i futuri movimenti di prezzo di un asset e quindi aprire una posizione in base alle sue valutazioni.

L’analisi tecnica si basa principalmente sull’analisi dei grafici, che raffigurano appunto graficamente l’andamento di un asset. Ma anche su indicatori ed oscillatori, basati su formule matematiche che ci dicono intorno a quali prezzi gli asset si stanno muovendo maggiormente.

Esistono tanti tipi di oscillatori e indicatori, infatti il consiglio è quello di utilizzarne di più così da avere un quadro più esaustivo della situazione.

L’analisi tecnica è di tipo quantitativo e ci dà solo una parte della situazione. Va quindi sempre affiancata da un altro tipo di analisi: quella fondamentale. L’analisi fondamentale è di tipo qualitativo poiché prende in considerazione tutti quei fattori esterni ai mercati finanziari che possono influenzare il mercato. Fattori che possono cambiare in base alla natura dell’asset.

Dunque, vediamo meglio cos’è l’analisi tecnica e il modo più adatto per formulare l’analisi tecnica.

Partiamo dal principio che per guadagnare con il trading online è possibile, ma solo se ci si affida a dei broker seri e professionali, come ad esempio lo è Capital.com (clicca qui per visitare il sito ufficiale). Ad esempio Capital.com offre un servizio ottimo di segnali gratuiti (che puoi ricevere cliccando qui) per essere subito operativi su vari asset, un bel vantaggio.

Analisi tecnica: definizione

Cos’è l’analisi tecnica? Nota anche con l’acronimo AT, si può definire come lo studio dell’andamento dei prezzi dei mercati finanziari. Stabilendo un certo lasso di tempo per la propria analisi, che può andare dalle ore, ai giorni, fino ai mesi e agli anni. In base alla propria strategia e ai dati che ci serve raccogliere.

Analisi tecnica

L’obiettivo dell’analisi tecnica è quello di prevedere le tendenze future tramite metodi grafici e statistici. Parte dal presupposto che è possibile prevedere l’andamento futuro di un asset analizzandone la storia passata. Si completa, come detto, con l’analisi fondamentale di tipo qualitativa.

L’analisi dei grafici rispecchia anche le decisioni prevalenti degli investitori. Il cosiddetto Sentiment di mercato. Ed i trader possono decidere di fare ciò che fa la maggioranza o anche agire in senso “contrarian”, cioè muovendosi verso il senso opposto. Una strategia resa famosa per esempio da un decano del trading quale Warren Buffet.

L’assunto è quindi che il movimento in massa dei trader verso una certa direzione, finirà anche per influenzare l’andamento dei prezzi.

Inizialmente l’analisi tecnica fu ideata per il mercato azionario. Ma poi trovò successo anche per altri tipi di mercato, come materie prime, obbligazioni, valute Forex e criptovalute.

Le 3 fonti principali dell’analisi tecnica sono prezzo, volume e open interest.

Analisi tecnica: le domande frequenti

Prima di proseguire con questa guida cerchiamo di rispondere ad alcune domande comuni:

Cos’è l’analisi tecnica nel trading online?

E’ uno studio che permette di analizzare i grafici per fare delle previsioni sull’andamento di un mercato.

L’analisi tecnica funziona?

Lo studio si basa su analisi statistiche e modelli previsionali quindi non può essere sicura al 100%. Tutti i trader però la utilizzano in quanto è molto valida per analizzare i mercati.

Conviene fare analisi tecnica o fondamentale?

Tutte le analisi sono importanti e dunque sono due tipi di studi che ogni investitore deve fare per poter operare con successo sui mercati.

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Basi di analisi tecnica

L’analisi tecnica trova le sue basi nella Teoria di Dow. Questi i suoi assunti principali, alcuni già accennati nel paragrafo precedente:

  • i movimenti dei prezzi non sono del tutto casuali, quindi è possibile utilizzarli per formulare delle previsioni
  • l’incontro tra domanda e offerta si riflette sugli indici della Borsa, partendo dal presupposto che il prezzo di un asset rifletta le info che la prevalenza dei trader ha su di esso
  • il come è più importante del perché, nel senso che è più importante per il punto di vista quantitativo capire come un prezzo è arrivato su un certo livello. Mentre per l’analisi fondamentale diventa più importante capire perché il prezzo sia quello.

Fare analisi tecnica non è difficile se ci pensiamo bene. Chi vuole imparare l’analisi tecnica può utilizzare i corsi gratuiti di ForexTb.

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Fasi dei mercati

Negli anni, gli analisti dei mercati finanziari sono giunti ad individuare 6 fasi dei mercati, anche se qualcuno li restringe a 3:

Prima fase dei mercati: contrazione economica

I mercati obbligazionario, dopo aver raggiunto il minimo, svoltano verso l’alto, finiscono per evidenzire l’attenuazione delle pressioni di tipo inflazionistico. Mentre il mercato azionario e delle materie prime restano in una fase al ribasso.

Seconda fase dei mercati: la recessione economica raggiunge la massima intensità

Se il mercato azionario inizia la fase rialzista, grazie ad un miglioramento delle condizioni economiche, traendo vantaggio dalla diminuzione dei tassi di interesse, quello obbligazionario mantiene la sua posizione rialzista. Mentre il mercato delle commodities resta sempre al ribasso.

Terza fase dei mercati: economia in ripresa

In questa fase, anche il mercato delle commodities inizia una fase rialzista. Quindi, tutti i mercati finiscono per assumere una posizione rialzista.

Quarta fase dei mercati: rafforzamento della ripresa economica

In questa fase, il primo mercato ad aver assunto una posizione rialzista, finisce per assumere una fase ribassista. Come le obbligazioni, a causa dell’inflazione. Mentre gli altri due mercati, le azioni e le materie prime, proseguono al rialzo.

Quinta fase dei mercati: espansione economica nella sua fase di massima intensità

Le azioni, complice il livello eccessivo dei tassi di interesse, inizia un trend ribassista. Poiché inizia un peggioramento delle condizioni economiche. Mentre le obbligazioni, già al ribasso, proseguono verso il loro orientamento ribassista. Infine, le commodities, che avevano intrapreso più tardi degli altri asset una posizione rialzista, mantengono questa fase.

Sesta fase dei mercati: primi segnali di rallentamento della crescita

L’espansione ha iniziato a perdere la sua forza. E quindi i prezzi delle materie iniziano a svoltare al ribasso. Mentre tutti gli altri mercati proseguono al ribasso.

Per approfondimenti: Come investire in Borsa.

Tendenze

Si parla di tendenze – in inglese trend – quando il mercato assume un movimento evidente al rialzo o al ribasso. L’analisi tecnica punta quindi ad individuare l’inizio e la fine di una tendenza, proprio per assumere la posizione migliore e più redditizia.

Il trend di un asset lo possiamo vedere per un singolo asset sul quale abbiamo deciso di investire. Oppure su un intero settore produttivo, per capire se conviene o meno investire su un asset di quella categoria merceologica. O, ancora, su un tasso d’interesse, di rendimento di uno strumento finanziario e così via.

Oltre alla suddivisione dei trends dei prezzi degli asset al rialzo o al ribasso (se il loro valore aumenta o diminuisce), si può anche fare una suddivisione ulteriore per ciascuno di essi. Ossia:

  1. massimi e minimi crescenti per le tendenze al rialzo
  2. massimi e minimi decrescenti per le tendenze al ribasso

Quindi, sarà compito dell’analisi tecnica studiare lo storico dell’andamento di un asset al fine di identificare i pattern. Mentre coloro che effettuano l’analisi fondamentale si concentreranno sui fattori che stanno determinando le tendenze dei prezzi.

Trends e volumi

Oltre alle tendenze dei prezzi, un trader nella sua analisi tecnica deve anche valutare i volumi.

Per “Volumi nel trading” intendiamo la quantità di scambi di un determinato asset in un determinato lasso di tempo. Esso si basa su un insieme di dati molto significativi poiché ci fanno capire dove si sta muovendo il mercato.

Nel caso delle azioni, per esempio, il volume di trading è costituito dal quantitativo di azioni scambiate nella giornata. Il volume di trading ci dà delle indicazioni sulla volatilità e la direzione di un dato mercato.

Come funziona il volume di un asset? In pratica, è più alto quando il prezzo di un asset sta modificando in modo rilevante. Quindi, ci indica che sono in corso interessanti opportunità di guadagno, assumendo la posizione giusta ovviamente.

Quindi, se un asset ha avviato un trend rialzista, ma i volumi di scambio sono in calo, allora vuol dire che il rialzo sta per iniziare a perdere forza fino a fermarsi. Quindi, non dobbiamo soffermarci al trend ma capire anche quale forza lo sostenga.

Poi ci sono i breakouts. Un breakout è la rottura di un prezzo e di solito beneficia dei volumi di negoziazione maggiori. In caso di successo, il prezzo rimarrà sostanzialmente intorno al livello di breakout ed i volumi di scambio faranno registrare un incremento seguendo la medesima direzione.

Analisi tecnica: i grafici di pezzo

Come detto, i grafici giocano un ruolo fondamentale nell’analisi tecnica. Poi ci danno una raffigurazione dell’andamento dei prezzi degli asset.

Grafici di prezzo nell'analisi tecnica

Possiamo trovare due livelli di cui tenere conto:

Livello di supporto

Livello al ribasso in cui la domanda è particolarmente forte ed i venditori non riescono a prevalere. Va immaginato come un muro che i trader ribassisti non riescono a sfondare. E spesso si ritiene che superato quel supporto, il prezzo di un asset possa proseguire un crollo costante. Soprattutto quando il supporto risulta essere particolarmente resistente e forte.

Un esempio di supporto molto forte è un minimo storico, intendendo per esso quel livello di prezzo minimo toccato dal trader nei suoi tanti anni di presenza sui mercati. Sfondato quello, si rischia che possa calare drasticamente.

Resistenza

All’opposto del supporto, il livello di resistenza è quel prezzo che costituisce un muro al rialzo. In questo caso, sono i compratori a non riuscire ad avere la meglio. In questo caso, il livello di resistenza più importante è il massimo storico. Superato il quale gli analisti presumono che un prezzo di un asset possa far partire un rally rialzista duraturo.

Grafici a candele per l’analisi tecnica

Il grafico a candele viene definito così giacché i movimenti dei prezzi rappresentato graficamente finiscono per assumere la forma di una candela. Viene chiamata anche grafico candlestick.

Ha origini antiche, nel lontano 1600 in quel del Giappone. Quando fu sviluppato dai commercianti nipponici proprio per prevedere le future evoluzioni del prezzo del riso.

I grafici a candela consentono di analizzare il prezzo di:

  • apertura
  • massimo
  • minimo
  • chiusura

La candela che va a formarsi rappresenta l’escursione del livello dei prezzi tra il massimo e il minimo grazie ad una barra verticale. Ma occorre distinguerla dai grafici a barre. Poiché nei grafici a candela i prezzi di apertura e chiusura vengono uniti tra loro in maniera da formare un rettangolo.

Grafico a barre nell’analisi tecnica

Il Grafico a Barre riesce a rappresentare ogni movimento giornaliero (chiamato in gergo intraday) mediante la raffigurazione di una barra verticale che riporta i 4 livelli visti in precedenza.

La lineetta collocata sulla sinistra della barra verticale è il prezzo di apertura, mentre quella sulla destra è quello di chiusura.

Il massimo e il minimo segnati rappresentano l’escursione dei prezzi e vengono raffigurati dai due livelli estremi della barra.

Grafici lineari

Questa tipologia di grafici rappresenta dati come linee fra i punti dei valori. Che possono essere solo punti o linee e punti. Possono tornarti utili per raffigurare modifiche e tendenze.

Il grafico lineare risulta alla fine essere quello di più semplice elaborazione. Si realizza congiungendo le quotazioni di chiusura per ogni giornata di contrattazione.

Il limite dei grafici lineari è che alla fine raffigura solo i prezzi definitivi e non quelli registrati durante tutta la contrattazione.

Negli Usa, i grafici lineari hanno ancora molto successo. Mentre nel nostro paese vanno verso un progressivo abbandono.

Individuare i segnali di trading

L’analisi tecnica è utile al fine di scovare dei segnali di trading. Ecco alcuni fattori che possono aiutarci a comprendere che sta per iniziare un nuovo trend:

  • i livelli di supporto
  • i livelli di resistenza
  • le medie mobili
  • le bande di Bollinger

Come detto, però, è sempre meglio utilizzare più indicatori e oscillatori di trading. Giacché ognuno ci darà delle indicazioni diverse riguardo il mercato. Quindi, usarli di concerto ci aiuterà ad avere un quadro complessivo.

Ma anche ciò potrebbe non bastare. Ed ecco che è sempre meglio affiancare l’analisi tecnica all’analisi fondamentale.

Un ottimo broker che offre segnali gratuiti è ForexTb, che offre il servizio di segnali di trading elaborato da Trading Central, il leader nei segnali.

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Analisi tecnica:le conclusioni

Da questa guida completa sull’analisi tecnica abbiamo capito quanto sia importante per riuscire a trovare le migliori occasioni nei mercati finanziari. Capire quando sta iniziando un trend e quando sta perdendo quota. Quindi, quando conviene acquistare o vendere un asset.

Analisi tecnica - Infografica

L’analisi tecnica ovviamente è una semplice previsione e non può darci una certezza al 100% che sia corretta. Diciamo che, nel migliore dei casi, può avvicinarsi all’80% di attendibilità.

Inoltre, da sola non basta e occorre affiancarla all’analisi fondamentale.

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