5 Luglio 2015, ci siamo. E’ il giorno del Referendum Greco!

Una settimana di attese, mesi di paura

E’ tutta la settimana ormai che aspettiamo un momento del genere. Chi si è portato delle posizioni forex over the weekend, starà sicuramente tremando. Noi lo abbiamo fatto, ma in hedging, quindi bilanciando le posizioni di acquisto EUR con altre in vendita, per darà un bel “offset” al rischio, e dormire sonni tranquilli.

Una lunga notte e una lunga giornata per il popolo Greco

Ma c’è anche da chiedersi se i Greci riusciranno a dormire questa notte. Come può dormire un popolo che nel giro di qualche giorno si è visto bloccare gli ATM per una giornata buona, si è visto inoltre imporre un limite di massimo 60 euro prelevabili al giorno?

La solita tensione tra Grecia e Germania

La tensione in queste ore che precedono il voto sta salendo ulteriormente, alcune prime pagine di quotidiani Greci, questa settimana, hanno mostrato delle svastiche e la parola “OXI”, che in Greco significa “No”. La stampa tedesca ha portato inoltre tutto questo all’esasperazione, ridicolizzando il Primo Ministro Tsipras, chiamandolo “estorsero”, “giocatore d’azzardo” e “codardo”.

Sembra proprio una guerra mediatica tra Germania e Grecia.

Nelle strade di Atene, come sicuramente avrete già visto, ci sono dei poster che raffigurano il ministro delle finanze Tedesco Wolfgang Schäuble con le parole: “ Vi sta succhiando il sangue da 5 anni. Ora ditegli di NO.”

Ma chi vincerà? Il sì o il no?

A prescindere dal risultato del referendum, i tedeschi hanno perso la pazienza con i Greci, e ormai vedono il partito di Syriza come un branco di scolaretti ribelli.

Ma di chi è la colpa?

La questione è questa, i Greci si sono indebitati troppo, e i Tedeschi e Francesi hanno dato in prestito fin troppo. Il Governo della Grecia è simpatico, ma molto inefficiente (al momento, magari una volta staccatosi dall’Europa, inizierà a lavorare sul serio, ma i risultati per adesso sono sotto gli occhi di tutti) e ha un sistema pensionistico pieno di falle.

I tedeschi, hanno provato a proporre un esperimento chiamato “Austerity”, ma non ha funzionato.

I Greci hanno speso più di quello che avevano, anche se erano in una situazione molto precaria circa il loro debito, destabilizzato una volta per tutte nel 2008, con la crisi finanziaria. La Germania, ha poi trasformato la crisi in una depressione per la Grecia.

Tutte e due le parti hanno fatto degli errori, possiamo quindi dare un 50-50 delle colpe ad ambo le parti. E’ per colpa loro se “l’Europa” risulta alquanto distrutta di questi tempi. Nessuno adesso però si sta prendendo delle responsabilità.

Potrebbe farlo la Grecia, votando No, e magari andando ad avverare il sogno di ricominciare, da sola. Ma portando l’Europa e la moneta unica ad una forte destabilizzazione, e molto probabilmente, a numerosi altri paesi ad uscire dall’Eurozona. Magari anche l’Italia, chissà.

Resta il fatto che il referendum oggi, sarà storico. A prescindere da chi vincerà.

Foto : HuffingtonPost

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